IL MANIFESTO DI BARTALES PER LA RIPRESA DEL SETTORE BAR IN ITALIA

Come l’economia, tutta la drink industry risente in particolar modo dell’impatto del covid-19 in ogni

suo comparto. In questi tempi di rinunce e difficoltà economiche per migliaia di operatori del settore,

atti di gentilezza, riflessione e cameratismo professionale si sono diffusi in tutto il comparto. Per la

velocità con cui la pandemia si è evoluta e diffusa, il tragico bilancio delle vittime, in aumento, ha

colpito duramente tutti. I paesi sono stati costretti a bloccarsi, le perdite di posti di lavoro stanno

aumentando esponenzialmente e la stagione turistica è ormai inevitabilmente compromessa. La

situazione chiama all’unità tutto il settore per condividere speranza e sollievo, desiderio di normalità e

proposte per il futuro. In questo periodo di coercizione siamo tutti chiamati a usare il tempo nel miglior

modo possibile per preparare un nuovo futuro che possa ridare slancio a tutta l’industria dell’ospitalità.

Le riviste specializzate di settore in tutto il mondo stanno invitando tutti a fare sistema per dare voce al

comparto. Auspichiamo che questo possa accadere anche in Italia e invitiamo produttori, distributori,

enoteche, associazioni di categoria, consorzi e tutti i soggetti interessati a muoversi in tal senso. Con

l’auspicio che quest’appello sia raccolto e condiviso da tutta la spirit industry italiana, suggeriamo che

i provvedimenti da porre in essere nell’immediato futuro possano essere:

 

1. Concessione della cassa integrazione senza limiti per tutti gli addetti del settore, indennizzo

per proprietari compresi, che abbiano perso il lavoro in conseguenza dell’emergenza

sanitaria. Lo Stato deve sostenere chi perde il lavoro e chi è costretto a bloccare l’attività.

Sospensione di tutti gli adempimenti fiscali, dei versamenti contributivi, dei mutui e delle

cartelle esattoriali per tutto il periodo dell’emergenza

 

2. Creazione di un fondo economico specifico per il settore bar che copra tutte le spese

non bloccate (affitti, fornitori, suolo pubblico) per le attività di settore con fatturato non

superiore ai 2.000.000,00 di euro

 

3. Sospensione di tutti gli adempimenti fiscali, dei versamenti contributivi, dei mutui e delle

cartelle esattoriali per tutto il periodo dell’emergenza

 

4. Istituzione di una flat tax per i 5 anni a venire

 

5. Revisione di norme e costi per la gestione del suolo pubblico in concessione ai bar

 

6. Riduzione Iva al 4%

 

7. Azzeramento delle commissioni bancarie sulle operazioni di anticipo fatture

 

8. Revisione dei costi di energie e utenze varie e sospensione delle stesse per il primo

semestre 2020

 

9. Credito di imposta del 100% per il primo semestre sui canoni di locazione pagati e zero

tassazione per i proprietari che diminuiscono i canoni di locazione del 50% almeno

 

10. Sgravi fiscali sull’acquisto di attrezzature e macchinari professionali

Tutto questo almeno sino al riallineamento al fatturato dell’anno 2019.

 

Privacy Policy
Concept & Design Skill Lab