Nick Kobbernagel Hovind, che supervisiona i bar Ruby, Brønnum e Lidkoeb, ci presenta la sua città, Copenhagen, e anche un cocktail Black Tears.
Nick Kobbernagel Hovind, è uno dei più apprezzati bartender della Danimarca, si è appassionato al bar mentre si impegnava come ingegnere. Ma sin dal primo momento ha amato così tanto il bar che decise di lasciare il suo incarico di ingegneria per occuparsi di bar a tempo pieno. Entrò nello staff del Ruby, sempre presente nella lista dei migliori bar di Copenaghen, sino a diventare nel 2007 direttore generale delle tre sedi del gruppo: Ruby, Brønnum e Lidkoeb.
Hovind, che parla correntemente danese, tedesco e inglese, oltre a un po 'di francese e italiano, è orgoglioso del suo ruolo nel contribuire a plasmare la scena dei bar di Copenaghen. "Possiamo ridere di come erano le cose 15 anni prima e di dove siamo oggi, con questo lavoro che oggi permette una la carriera professionale piuttosto che un lavoro part-time di ripiego", dice. "Sono orgoglioso di essere cittadino di una città che vale la pena visitare anche per la sua cocktail culture".
Ciò non significa che Hovind sia blasé riguardo alle sfide che COVID-19 presenta, Ruby ha riaperto solo il 1 settembre dopo essere stato chiuso dall'11 marzo. "La scena del bar cambierà molto", dice. “Invece di pensare che le cose stiano tornando alla normalità, dobbiamo aspettarci che questa sia la nuova normalità. Penso che sarà un anno orribile per tutti finanziariamente, e sfortunatamente penso che molti dei piccoli bar indipendenti ne soffriranno e forse dovranno chiudere"
MISCELARE CON BLACK TEARS—LO STILE DANESE
"Black Tears per me è il vero sapore di Cuba", dice Hovind. “Ma volevo aggiungere qualcosa di nordico. Secondo me una spezia che manca sempre nei rum speziati è il cumino, tipica spezia nordica presente nell’Akvavit. Ho sempre notato che il cumino funziona bene con il rum e ne ho tratto ispirazione.- "Combinato con l'orzo danese tostato offre un sapore simile a un pane di segale speziato, impreziosito dalle noti fresche del lime”.
RUBY’S REMEDY
45ml Black Tears Dry Spiced
5ml Taffel Akvavit
30ml succo fresco di lime
20ml cordiale di orzo tostato*
Shakerare bene gli ingredienti con ghiaccio e filtrare finemente in una coppetta da cocktail ghiacciata.
*Per il cordiale di orzo: tostare 120 g di orzo per 5 minuti, quindi aggiungere 600 ml di acqua e lavorare con il Bimby impostando a 50 gradi, per 15 minuti a velocità 1. Filtrare, misurare e aggiungere una quantità uguale di acqua di cocco, quindi mescolare il liquido con zucchero in proporzioni 1: 1. Aggiungere 25 g di scorza di pompelmo e 25 g di scorza di limone e lasciare riposare per una notte.
Qual è il posto migliore per bere un rum a Copenghen e perchè?
Il rum è un protagonista importante di tutti i cocktail bar di Copenaghen. I danesi adorano il rum scuro. Andrei sicuramente da Gensyn, che significa "ci vediamo di nuovo" in danese, di proprietà di un brillante barista di nome Terkel. È sempre divertente, capace di stupire, ama i cocktail classici, la qualità è fantastica, una miscelazione divertente. In qualsiasi momento il Daiquiri sarà ottimo.
Quali sono i cocktail bar da non perdere a Copenhagen?
Ovviamente i bar che gestisco: Ruby, Brønnum e Lidkoeb. Consiglio di non perdere l’atmosfera di un classico bar come quello dell’'hotel Nimb, barman della vecchia scuola, arredamento bellissimo e persone straordinarie che vi lavorano. Imperdibile il Duck & Cover, dove tutto è ai massimi livelli.
Dove bere un buon drink godendo di un’ottima vista?
Se non si cuole bere un cocktail consiglio un calice di vino all’aria aperta seduti nel giardino di Amass, magari con del pollo fritto in accompagnamento. Si è fuori dal centro cittadino ma con una bella vista sul porto.
Un bar storico?
Bisogna andare al K-bar. È stato il primo bar indipendente (fuori da un hotel) a servire cocktail. È ancora di proprietà di Kirsten e lei vi sta ancora lavorando. Drink fantastici e un'ottima selezione di champagne. È un bar molto piccolo ma è un’esperienza da vivere. a
Dove si ritrovano i bartender quando sono liberi?
Da La Fontaine, un jazz bar, un posto accogliente e un po’folle, ci si ritrova e si scambiano idee e suggerimenti professionali. Normalmente è aperto sino all’alba, adesso con le restrizioni che abbiamo è diverso. Ho atteso l’alba molte volte in quel posto.
Dove possiamo andare per un buon caffè e perché?
La coffee scene a Copenaghen è molto vivace ben diffusa, quasi ovunque. Io preferisco bere il caffè a casa la mattina. Mi piace andare in bicicletta e spesso mi reco al Cranks & Coffee, un piccolo negozio a nord di Copenaghen. In questo posto con annessa caffetteria vendono articoli da ciclismo. E’ un punto di ritrovo per molti ciclisti che si fermano anche per consumare un caffè accompagnato da un dolce.
Dove si possono comprare ingredienti per cocktail?
Due negozi. Uno è Juuls Vinhandel (che significa Juuls Wine Shop), oppure da Shoppen, gestito da due proprietari di bar. Entrambi hanno molti ingredienti e anche un'ottima selezione di birre. Se hai fame di agave, Shoppen è il posto dove andare.
Dove vedere Street Art?
È tutto nella zona chiamata Nørrebro. Qui trovi qualsiasi cosa, dai graffiti ai cartoni animati, si tengono anche piccoli concerti e vi sono dei pop-up bar.
Qual è un'area che definisce veramente Copenaghen?
Non esiste un'area che definisca davvero la città. Copenaghen con i suoi parchi, il suo mare, rimane così piccola che puoi davvero vedere tutto in un paio di giorni, e dovresti. Certo, devi vedere Freetown Christiania ma devi il centro cittadino con le sue belle case antiche. Poi Nørrebro che è leggermente più etnica e Vesterbro, la zona più movimentata.
Qual è una cosa che bisogna assolutamente fare quando si visita Copenaghen?
Mangiare un panino in un ottimo ristorante, non turistico, accompagnato da una birra con akvavit a parte. Questo rito dovrebbe essere per consumato per legge, per qualsiasi turista che viene qui. Il ristorante Gammel Mønt, al 41 Gammel Mønt, è un'ottima scelta.