Trasgrediamo un po’ e muoviamoci su sentieri diversi dal solito: viriamo sugli alcolici. Nelle specifico, ripercorriamo la storia di due cocktail classici. Il solido e amatissimo Negroni e il più sofisticato e bondiano Martini, due vere istituzioni. Vi prego, non fate strane supposizioni sulla mia persona e sul perché mi sono svegliata con l’umore etilico.
Di seguito, tutto quello che ogni gastrofanatico in possesso (ancora per poco) delle sue facoltà mentali dovrebbe sapere per poi fare la scelta definitiva. O scolarseli entrambi.
NEGRONI
Correva l’anno 1920 e quasi per caso nasceva il nostro amato cocktail arancione scuro. Il conte Camillo Negroni nel Caffé Casoni di Firenze si fece preparare “il solito”, ovvero un Americano. Leggerino? Okay, mettiamoci più gin. Eccolo lì: campari, gin e vermut rosso, la triade rivoluzionaria.
Nasce uno dei simboli italiani del bere. Amato in Italia (anche nella sua declinazione “sbagliata” milanese, con lo spumante al posto del gin) e celebrato all’estero. Ottimo per l’aperitivo, (e che, non lo sappiamo?), ma anche per accompagnare un dopo cena tra amici. Occhio a quando vi alzate però, la percentuale di alcol del cocktail è sfavorevole alla corretta deambulazione e al buon dibattito socratico
Solo tre ingredienti, ma per nulla scontato il risultato. Il Negroni è un’alchimia, per prepararlo alla perfezione bisogna fare attenzione. I nostri consigli sono quelli di Filippo Mori, il barman viareggino che al Negroni ha dedicato un Club (4.200 soci in 28 paesi del mondo).
Assicuratevi di avere ghiaccio e buccia d’arancia da abbinare alla triade. E i seguenti attrezzi del mestiere: jigger (il misurino doc), cucchiaino da barman, shaker, colino da cocktail, bicchiere di vetro.
– Inizi con 1/3 di bitter Campari già freddo.
– Prosegui 1/3 di Vermouth dolce. Due possibilità da intenditori, entrambe torinesi. Cocchi ha un sapore più delicato oppure l’ultra centenario Carpano, nella cui ex fabbrica trovi oggi il supermercato del gusto Eataly. Con questi due non sbagli.
MARTINI
Qui le origini sono controverse. Si racconta che un barista di nome Martini, ligure, emigrato negli USA, avesse creato la miscela intorno al 1910 a New York. Altre versioni fanno nascere il cocktail prima ancora in zone diverse degli USA.
Resta il fatto però che la ricetta attuale è molto diversa dalle prime. Fissato nell’immaginario collettivo per l’eternità dai film di James Bond, il Martini è oggi una delle miscele più apprezzate al mondo. Prepararlo bene non è uno sport per ragazzine, fate attenzione.
Assicurati di avere: Gin, Vermouth dry, bitter all’arancio, ghiaccio.
Ora sono necessari: mixing glass, jigger grande, cucchiaio da barman, filtro, bicchiere da Martini.
– In primo luogo versi poche gocce di bitter all’arancia, quasi sicuramente un ingrediente della ricetta originale. Nella prima edizione del Savoy Cocktail Book di Harry Cradock, pubblicato nel 1930, la ricetta del Martini Dry richiedeva una misura eguale di gin e vermouth francese, con una punta di bitter all’arancia.
– ora 1/2 parte di Vermouth dry.
– Sei al cuore del cocktail, 3 parti di gin, meglio se marcato Beefeater.
– E’ il momento di aggiungere il ghiaccio, abbastanza, diciamo 5-6 cubetti.
– Mescolare pure con energia.
– Il bicchiere raffreddato è obbligatorio, non te ne dimenticare, versalo con il colino.
– Per finire la decorazione, una strisciolina di scorza di limone. Oliva facoltativa.
Il tuo Martini è pronto.
Siete sobri? Avete conquistato la vostra Bond Girl? Ma soprattutto, conoscevate i due cocktail? Dove avete bevuto i migliori di sempre? Mai assaggiato variazioni sul tema come il Negroni Sbagliato?
– E’ il momento del Gin, 1/3 come al solito.
– Aggiungi il ghiaccio, non una cascata altrimenti il Negroni lo annacqui, diciamo 3/4 cubetti.
– Mescola con energia, ma non troppo forte. Il vortice sarà il preambolo di una serata appassionata.
– Versa tutto nel bicchiere filtrando con il colino.
– Completa l’opera decorando con la buccia dell’arancia.
Pronto per sorseggiare il miglior Negroni della tua vita fatto da te medesimo?
Fonte:http://www.dissapore.com/grande-notizia/come-fare-i-soli-negroni-e-marti...