Tra Eur e Salario, la festa del rum 300 distillati al Salone delle Fontane

In programma nella capitale due iniziative dedicate alla bevanda alcolica caraibica: «Show Rum» e le cene delle chef rosa abbinate a liquori top

ROMA - Tutto quello che c’è da sapere sul «Rum». Assaggi, cocktail e seminari. Ma anche attraverso degustazioni abbinate ai piatti di note chef. Due manifestazioni parallele invitano i romani a conoscere meglio il distillato nato nel Caribe e tra le bevande alcoliche più diffuse al mondo. Nella seconda edizione di «ShowRum», in programma il 17 e il 18 ottobre al Salone delle Fontane (via Ciro il Grande 10-12 all’ Eur) si potranno assaporare oltre 300 etichette provenienti da tutto il mondo. Dalla Città del Gusto, invece, parte una rassegna itinerante voluta dal Gambero Rosso: un tour gastronomico che abbina 12 cene in 12 ristoranti d’Italia, durante le quali 12 chef donna prepareranno un inedito menu in abbinamento al Ron Zacapa.

 

 

 

 

 

 

ShowRum è l’ unica rassegna in Italia che - per valorizzare il mondo del questo liquore - porti ai consumatori un grandissimo numero di etichette. Quest’anno si pone l’obiettivo, attraverso il progetto «Innovation Made In Italy for Rum Industry» di promuovere l’export della tecnologia italiana nelle aree di produzione di questo distillato. Un progetto che vuole coinvolgere tutte le aziende italiane, leader nel settore dell’innovazione tecnologica, le quali formeranno un pacchetto Made In Italy che sarà proposto, durante la rassegna, ai produttori presenti con lo scopo di promuovere la ricerca tecnologica e l’innovazione italiana nel settore.

 

 

Secondo alcuni studiosi fu Cristoforo Colombo a rendere possibile la nascita del rum, il distillato alcolico oggi forse più diffuso al mondo: nel 1493, durante il suo secondo viaggio nelle Americhe, prese infatti delle talee di canna da zucchero nelle Isole Canarie e le fece trapiantare nei Caraibi. Il bacino centroamericano dimostrò subito di avere il clima ideale per la coltivazione della canna, e la produzione di zucchero si diffuse presto in tutte le isole. E dalla metà del XVII secolo la canna da zucchero cominciò a essere usata anche per la produzione di un distillato locale. Ma altri esperti di storia sostengono che il rum - inteso come distillato della canna da zucchero - derivi dall’aguardiente, o acquavite di canna e si sia diffuso nei Caraibi con un particolare metodo di produzione, forse introdotto dai benedettini che si erano installati a Santo Domingo verso il 1500. Comunque sia, il rum divenne presto il drink più diffuso nelle colonie americane.

 

 

 

Grande spazio sarà dato, negli stand del Salone delle Fontane, anche alla figura professionale del «bartender», sia nell’offerta dei cocktail all’interno della rassegna, dove i due bar presenti verranno guidati da alcuni dei migliori mixologist d’Italia, sia attraverso seminari, masterclass e due cocktail competitions, una delle quali patrocinata dall’Aibes (Associazione italiana bar e sostenitori). Durante il festival partirà inoltre la «Rome Cocktail Week». Una serie di cocktail bar, segnalati sul sito della rassegna, proporranno drink classici e rivisitati a base rum ad un prezzo speciale per i fan di ShowRum.

 

 

Nella serata di venerdì, all’interno della rassegna, si potrà assistere alla premiazione del primo concorso italiano volto a premiare i migliori rum presenti nel mercato, la ShowRum Tasting Competition (Stc). Nel parterre di giudici alcune delle voci più autorevoli nel mondo del liquore, sia dall’Italia che dall’estero. Una nota sugli orari: il festival aprirà a mezzogiorno sia venerdì che sabato e andrà avanti fino alle due di notte venerdì e fino alle quattro di mattina sabato con la festa di chiusura «Rum On The Rock», che inizierà alla mezzanotte del 18 ottobre. ShowRum è promosso da «SDI Eventi» con la direzione di Leonardo Pinto dell’Isla de Rum.

 

 

Quanto alle cene delle chef in rosa per il rum, venerdì 17 ottobre Alba Esteve Ruiz, chef spagnola del ristorante Marzapane di Roma, preparerà un menu con battuta a coltello di Fassona e salse di guarnizione (abbinata a Zacapa Gran Reserva 23yo), bottoni di fourme bleu con cialda di noci, salmone e polvere di lime (Zacapa Gran Reserva 23yo Etiqueta Negra), rollé di anatra affumicato ripieno con prugne, salsa di fegato grasso e melograno (Zacapa Gran Reserva 23yo Etiqueta Negra) e torta al rum… (Rum Zacapa Gran Reserva X.O.). La giovane chef è riuscita - nel bel locale recentemente ristrutturato di via Velletri (Salario) - a dare prova di una visione gastronomica moderna e divertente.

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